Friday, January 27, 2006

Il Figlio
Sotto un leccio a piedi di una grotta
brilla un tenue fuoco quasi spento;
è notte fonda, un uomo è intento
a riscaldar le mani infreddolite .
Irreale è il silenzio tutt’intorno
Solo un fruscio di fronde l’interrompe,
quali fantasmi danzano le ombre
dell’uomo e del suo mitra accanto al tronco.
Al lume della piccola fiammella
guarda le mani giovani e indurite
rivede rosseggiare fra le ditta
il sangue della vittima che ha ucciso.
Assassino, bandito e latitante
per vendicare il padre, povero innocente,
anch’egli ucciso senza fare niente
tanti anni addietro lassù, nel “ Supramonte”.
E tra le ombre che vanno nei cespugli
Rivede la madre sua, cara vecchietta,
ormai da tanto tempo che l’aspetta
con la certezza di riabbracciarlo vivo.
Lui sa che questo è il suo destino
lui sa qual è la triste sorte
che la madre va ormai verso la morte
che non potrà più starle vicino.
Il fuoco ormai si è spento
lacrime amare rigano il suo volto
già sorge l’alba!
Lui si rialza, riprende il mitra
E s’incammina con il suo passo lento.

Sunday, January 15, 2006

Consuelo

Bambina mia.
Nella bianca e silente cameretta d’ospedale
lente e monotone passavano le ore
mentre paziente e sofferente attendevo
un ciabattare amico.
Consuelo.
Consolazione significa il tuo nome
e tu consolazione agli ammalati davi
quando col tuo sorriso d’Angelo di Cielo
accarezzavi la fronte a chi era infermo.
Bambina mia.
Nella lunga corsia dell’ospedale
correvi felice incontro al tuo destino
ti fermavi sempre davanti alla Madonna
dove ora c’è la colonnina in legno.
Consuelo.
Quella colonna ora porta il tuo nome in tuo ricordo
ed io ricordo, quando talvolta la rivedo,
il tuo gelido ed esangue bel visino
Sorridermi sussurrandomi parole di conforto.
Consuelo – Bambina mia.
Ricordo quanto ti amava suor Agnese
ricordo la tua testolina di fiori inghirlandata
nella fredda cappella di ospedale
tu nella bara bianca e Lei a pregare.

Raggio di sole

Nubi nere di tempesta
squarciate da un Raggio di Sole
cento, mille gabbiani felici
cavalcavano il raggio di luce.
Era freddo:
su rocce brunite, salate di mare
cento, mille gabbiani impauriti,
coperti dall’ala
affrontavano il mare sbattuto dal vento.
Era buio:
cielo grigio di piombo
solcato da lampi accecanti
tuonava tempesta futura
e la schiuma, rabbiosa, attanagliava lo scoglio.
E’ luce:
un sorriso di bimbo innocente
quel caldo Raggio di Sole
ha sciolto il grigio di piombo;
ora il mare è azzurro e sereno.